Marketing Mozzarella

La mozzarella, il marketing più buono

 La mozzarella, il marketing più buono
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Basta esterofilia. In Italia abbiamo cose che ci invidiano in tutto il mondo. A Napoli, poi, cose che invidiano in tutta Italia. Non stiamo parlando di Sophia Loren, che la sua figura la fa ancora adesso, ma della buonissima mozzarella. E’ possibile sposare questa passione culinaria in un bel business. Napoliexplorer vi spiega i concetti base di marketing che ci stanno dietro.
Se avete deciso di buttarvi nel mercato della mozzarella siete già partiti bene perché in espansione. Innanzitutto è necessario approfondire molto bene la vostra situazione aziendale, vedere i trend del mercato, e scegliere con cura tra le varie attività che hanno lo scopo di ottenere visibilità a basso costo e aumentare le vendite dei propri prodotti (in tutto il mondo). E’ importante sapere che il trend più importante da seguire è che nell’era del digitale le imprese hanno la possibilità di entrare in contatto con i propri consumatori e possono vendere realmente i loro prodotti eliminando qualsiasi intermediario. Questa è la svolta del marketing delle mozzarelle. Lo vediamo tutti che è possibile costruire un dialogo diretto. Il problema che spesso incontriamo è la difficoltà di fare conciliare il sistema di vendita tradizionale (costituito da una catena di intermediazione e/o distributori locali) con le nuove possibilità offerte da un mercato elettronico. La base di tutto è l’organizzazione, la divisione strategica del proprio business. E’ bene separare le strategie tra strategia nazionale e strategia internazionale (o di internazionalizzazione). Perché il fatto che nel mondo vogliano mozzarella lo fanno capire alcune stime secondo cui le medie delle ricerche mensili fatte ad un motore come Google.it  per il nostro lattiginoso prodotto sono:

-    mozzarella 368.000 ricerche per mese;
-    mozzarella 90.500 ricerche per mese;
-    mozzarella cheese 40.500 ricerche per mese;
-    bufala mozzarella 14.800 ricerche per mese;
-    fresh mozzarella 14.800 ricerche per mese;
-    mozzerella 14.800 ricerche per mese;
-    mozzarella di bufala 12.100 ricerche per mese;
-    buffalo mozzarella 9.900 ricerche per mese.

Sono ifre ragguardevoli e l’elenco continuerebbe per altre 150 parole chiave circa. E’ piuttosto verosimile affermare che nel mercato c’è un certo interesse per la parola chiave “mozzarella”. Se ci sono persone che cercano “mozzarella” probabilmente c’è un certo interesse che potremmo suddividere in due fasce:
-    ricerche per interesse personale;
-    ricerche per interesse professionale.
A loro volta ognuna delle due fasce potrebbe poi essere suddivisa in:
- interesse per curiosità;
- interesse prima o per un acquisto.

Bisogna puntare ad individuare le necessità di chi acquisterebbe per tramutare i curiosi in buyers. Il marketing della mozzarella, poi, deve essere incentrato su quelli per aggredire una fetta di mercato meno stura rispetto ai clienti già affezionati e farsi una propria nicchia.
Rimboccatevi le maniche, quindi, e vedrete che gli affari… fileranno!
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