Marketing Pomodoro

Pomodoro, marketing e passione

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Se siamo celeberrimi in tutto il mondo per la nostra cucina è anche perché vantiamo prodotti unici. Il clima mediterraneo non ci costringe a coltivare solo patate come in Irlanda e questo facilita piantagioni di tante prelibatezze. La nostra punta di diamante è il pomodoro, presente praticamente in tutte le ricette nostrane e straripante in quelle napoletane. Napoliexplorer vi informa sulla situazione del marketing del pomodoro… qualora vi fosse venuta l’idea di investirci sopra risorse.

‘A pummarola a Napoli è un’istituzione. Dopo San Gennaro e Maradona c’è lei. Il pomodoro, simpatica sfera rossa dal sapore succosa, è inserito in tutti i piatti tradizionali della cucina partenopea. Dal famoso ragù alla pizza margherita non c’è nulla che prescinda da lui. Se invece di ragionare con lo stomaco lo fate con la testa capirete che si tratta di un business interessante. Quando c’è così tanta richiesta vale la pena di buttarcisi dentro.
Intelligenza vuole, però, che si abbia ben chiaro il quadro del marketing in cui si vuole investire prima di sbattere il muso su qualche muro non visto per tempo.
Com’è la situazione del marketing del Pomodoro in Italia? Quali sono le cifre?
In Italia sono 38.000 le aziende agricole impegnate nella coltivazione del pomodoro, di cui 14.400 nella produzione del pomodoro da trasformazione e 23.500 nella produzione di quello da mensa. Degli oltre 550.000 ettari coltivati in Italia ad ortaggi 68.658 sono quelli che nel 2008 sono stati coltivati per produrre pomodoro da avviare alla trasformazione (l’8% in più rispetto all'anno precedente) e 23.000 quelli che invece sono stati coltivati per produrre pomodoro da mensa (per il consumo fresco).
In volume la produzione è pari a 4.900.000 di tonnellate di pomodoro per la trasformazione suddiviso nel 43,7% nel Nord Italia, 7% nel centro e 49,3% nel Sud Italia. Contrariamente a quanto i napoletani possono pensare la produzione è concentrata per il 34% in Puglia e il 28% in Emilia Romagna. La Lombardia è la terza regione per superficie coltivata a pomodoro. E la Campania? E’ solo la quarta.
Dal 2003 al 2007 l’Italia ha prodotto mediamente 6,5 milioni di tonnellate di pomodoro (pomodoro da industria + pomodoro fresco), pari al 38% dell’intera produzione dell’Ue a 27 Paesi membri. Di questa impressionante produzione, 5,2 milioni di tonnellate sono destinati alla trasformazione (il 53% del volume trasformato dall’intera Ue) e 1,3 milioni di tonnellate di pomodoro per il consumo fresco.
In questo segmento di mercato l’Italia gioca un ruolo meno importante, rappresentando soltanto il 19% dell’intera offerta europea. La superficie mediamente coltivata a pomodoro a livello nazionale si attesta negli ultimi anni attorno a 100.000 ettari, di cui poco più di 70.000 impegnati per la destinazione industriale e 31.000 ettari per il consumo allo stato fresco.
E’ evidente che si tratta di un bel giro d’affari ma ampiamente scoperto e sfruttato. Un’eventuale entrata nel mercato deve considerare un settore affollato in cui, per emergere, è essenziale individuare da subito una propria nicchia.
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