SCELTA DEI PRODOTTI FINANZIARI
Arriva la consulenza finanziaria indipendente
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Di qualsiasi cosa noi abbiamo bisogno, mutuo, piano previdenziale, investimento o assicurazione, la soluzione che fa al nostro caso esiste sicuramente. Il problema nasce quando dobbiamo cercarla.
Con più di 30.000 prodotti finanziari sul mercato, trovare quello più adatto a noi può diventare lungo, frustrante e costoso. Purtroppo qui stiamo parlando di “prodotti”, che rappresentano quasi sempre costose scatole preconfezionate che vanno ad alimentare l’industria del risparmio gestito (banche, società assicurative e Sim).
Il modo migliore per ottenere una consulenza che permetta di analizzare tutto l’universo dei prodotti finanziari disponibili è rivolgersi ad un Consulente Finanziario Indipendente (CFI). Nei mercati finanziari più evoluti, quali il Regno Unito e gli Usa, un sempre maggior numero di persone ha abbandonato le tradizionali reti commerciali per spostarsi verso la consulenza indipendente.
Attualmente attraverso i consulenti finanziari indipendenti transitano le decisioni di investimento di oltre il 54% dei risparmiatori privati (Fonte FSA – financial services authority). Anche nella realtà italiana dei servizi finanziari si nota l’esigenza di un’offerta di consulenza indipendente professionale. Il risparmiatore, grazie alla circolazione delle informazioni, è più attento al vero rendimento del suo portafoglio e quindi più critico verso il reale valore aggiunto portato da chi presta l’assistenza. Secondo una ricerca svolta tra 10 milioni di risparmiatori italiani con un reddito lordo annuo maggiore di 36 mila euro o un patrimonio investibile superiore a 40 mila euro, il 66% richiede servizi di assistenza indipendente e di questi il 60% è disposto a pagarli (fonte McKinsey, 2002).
Ma che cosa vuol dire consulenza finanziaria indipendente?
La Consob definisce alcune linee guida nell’esercizio della consulenza: la consulenza consiste nel fornire al cliente indicazioni utili per le sue scelte di investimento e consigliare le operazioni più adeguate al suo profilo economico ed ai suoi obiettivi.
La consulenza si caratterizza per:
rapporto bilaterale consulente-cliente;
indipendenza del consulente rispetto agli investimenti consigliati;
inesistenza di limiti circa gli investimenti da consigliare; remunerazione esclusivamente dal cliente.
E’ evidente che tale tipo di consulenza non può essere fornita dalle banche, che vendono esclusivamente prodotti della casa con enormi problemi di conflitti di interesse.
Invece il consulente finanziario indipendente si distingue per tre tratti fondamentali:
Indipendenza. Il CFI lavora solo per i suoi clienti e non su mandato di un intermediario finanziario. Questo garantisce i suoi clienti circa l’imparzialità della sua consulenza e lo separa dal venditore sul piano dell’integrità.
Professionalità. Il CFI percepisce direttamente dal cliente un compenso per la sua prestazione professionale, compenso assimilabile all’onorario di un avvocato o di un commercialista. Il CFI guadagna solo se il suo cliente è soddisfatto, e questo gli procura solida credibilità professionale.
Orientamento al risultato complessivo. Il CFI ha a cuore l’intera situazione patrimoniale e finanziaria del suo cliente ed è attento tanto ai ritorni sugli investimenti che ai risparmi sui costi inutili o esagerati. Spesso accade che il solo risparmio in termini di minori commissioni e costi di gestione ripaghi il risparmiatore in misura maggiore del costo sostenuto per il fee di consulenza.
In generale, il consulente indipendente protegge il cliente da consigli non professionali ed interessati, gli fa risparmiare i costi inutili del risparmio gestito, lo aiuta a pianificare i suoi obiettivi e a raggiungerli nel tempo.
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