SETTORE CEREALICOLO: IL PUNTO DELLA SITUAZIONE

Grano Italia 2005

Grano Italia 2005
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Grano Italia, il convegno annuale di ASSINCER (Associazione Interprofessionale Cerealicola) sulla qualità delle produzioni cerealicole emiliano-romagnole e nazionali, giunge alla sua XI edizione: saranno presentate strategie e proposte per il superamento della crisi della cerealicoltura italiana ed il miglioramento dalla qualità delle produzioni.
Il settore cerealicolo negli ultimi anni sta attraversando un momento di grande trasformazione, non senza alcune difficoltà: riforma della PAC, questioni di igiene e sicurezza alimentare, mercato globale, prezzi, allargamento dell’Unione Europea a i Paesi dell’Europa Centro-Orientale, riforma all’interno del settore della ricerca e della sperimentazione.
 Grano Italia, il convegno annuale di ASSINCER sulla qualità delle produzioni cerealicole emiliano-romagnole e nazionali, concentrerà la propria attenzione su questa crisi che affligge l’intera filiera cerealicola. Saranno molti gli esperti che si confronteranno per mettere sul tavolo dubbi, proposte e strategie per il superamento di questo momento. Ci saranno rappresentanti dei settori: sementiero, produttivo, commerciale, dello stoccaggio, dei contoterzisti, degli importatori di cereali, dei trasformatori, i rappresentanti delle Regioni e del Consiglio delle Ricerche in Agricoltura (C.R.A.) e anche l’Assessorato per l’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna.
 Si parte dalla consapevolezza che le prime statistiche agricole evidenziano, per questa annata agraria, un calo rilevante della produzione cerealicola: -500.000 ettari di frumento duro e -100.000 ettari di mais. Se la definizione delle cause potrebbe non essere immediata e univoca (andamento dell’economia mondiale, nuovi indirizzi della politica agricola comunitaria, mercato aperto, ingresso di nuovi paesi nell’UE), le conseguenze sono evidenti: migliaia di ettari di seminativi abbandonati, ditte sementiere con eccedenze produttive, molini e trasformatori in difficoltà con gli approvvigionamenti (necessitano di elevate forniture con adeguata qualità e soprattutto con determinati requisiti sanitari), difficoltà per il settore della ricerca e della sperimentazione al cui interno è ancora in atto una riforma.
 L’augurio è che gli operatori del settore che parteciperanno al dibattito riescano a concretizzare soluzioni pratiche.
 Altro importante argomento affrontato in questa giornata di studio è la qualità delle produzioni cerealicole della Regione Emilia Romagna. Saranno resi noti i dati ricavati dal monitoraggio delle caratteristiche quali-quantitative delle produzioni regionali di grano tenero, grano duro e orzo, oltre ai risultati della ricerca sulla qualità delle produzioni rilevata nei centri di stoccaggio e ad un intervento sulle biotecnologie non-OGM per il settore sementiero.
 L’iniziativa è il momento conclusivo di un progetto triennale finanziato dalla Regione Emilia Romagna, relativo alla valutazione delle filiere cerealicole emiliano-romagnole, attraverso il quale ci si propone di diffondere informazioni utili a tutti coloro che operano nel settore della cerealicoltura. Pubblicheremo prossimamente uno speciale sul tema.
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