PRODOTTI TIPICI MINORI CAMPANI

A tavola con i prodotti tipici minori campani

A tavola con i prodotti tipici minori campani
Collegamenti sponsorizzati
La regione produce dei prodotti tipici minori campani spesso poco noti al di fuori dei confini regionali. Napoliexplorer ve ne presenta tre di grande pregio: il cipollotto nocerino, l’albicocca vesuviana, il carciofo di Paestum.

La pizza, la mozzarella di bufala, la pastiera… Sì, sì, certo la tradizione gastronomica della Campania poggia su queste solide basi ma c’è ben altro da scoprire. Esistono dei piccoli, grandi, gioielli della tavola ancora poco noti e valorizzati al di fuori dei confini regionali campani.
Ecco un breve excursus su tre di queste delizie tra i prodotti tipici campani.
Iniziamo per esempio con il cipollotto nocerino Dop. Deve le sue caratteristiche di pregio soprattutto alle particolari ed eccezionali condizioni geo-pedologiche ove viene coltivato. I terreni dell’agro nocerino-sarnese e dell’area stabiese-pompeiana, per la loro origine vulcanica, sono sciolti, pianeggianti e di elevata fertilità ed essi conferiscono ai prodotti agricoli locali caratteristiche di elevato pregio, come nel caso del Pomodoro San Marzano Dop. Per le sue caratteristiche qualitative ed organolettiche, legate soprattutto alla tenerezza del bulbo e alla dolcezza della polpa, poco acre e piccante, che ne fanno un prodotto di elevata digeribilità, il cipollotto nocerino è particolarmente richiesto sui mercati nazionali ed internazionale. Ricercato dagli chef locali è gustato quasi sempre fresco accanto ad insalate verdi, pomodori ma è presente anche in primi piatti ed utilizzato per guarnire tanti altri manicaretti d’autore.

Un altro prodotto tipico campano è l’albicocca vesuviana. In realtà con questo termine si indica un insieme di oltre quaranta tipologie. La coltivazione è attualmente estesa a tutto il territorio dell'area vesuviana, terreni ricchi di minerali e in particolare di potassio che contribuisce a conferire alle albicocche un gradevole e caratteristico sapore. Sono apprezzate soprattutto per sapidità e dolcezza. Si distinguono dal punto di vista estetico per la presenza di un sovracolore rosso sfumato o punteggiato sulla base giallo- aranciata della buccia di una buona parte di esse.

Da non perdere assolutamente poi il carciofo di Paestum IGP, noto anche come “Tondo di Paestum”. L’aspetto tondeggiante dei suoi capolini, la loro elevata compattezza, l’assenza di spine sono le principali caratteristiche qualitative e peculiari del “Carciofo di Paestum”, che ne hanno consacrato anche la sua fama tra i consumatori. Anche il carattere di precocità di maturazione può essere considerato un elemento di positività conferitogli dall’ambiente di coltivazione, la Piana del Sele, che consente al carciofo di Paestum di essere presente sul mercato prima di ogni altro carciofo di tipo Romanesco. Le caratteristiche di pregio del carciofo di Paestum consentono a tale prodotto di essere molto apprezzato in cucina, dove viene utilizzato nella preparazione di svariate ricette tipiche e di piatti locali come la pizza con i carciofini, la crema e il pasticcio ai carciofi.
Stampa, invia via email, segnala nei tuoi social network



Lascia un commento su questa pagina:

Nome (Richiesto)
E-mail (Richiesta, non sarà pubblicata)
    Riscrivi le lettere visualizzate sulla sinistra