I vini di Caserta

Alla scoperta dei vini di Caserta con cui pasteggiavano gli antichi romani

Alla scoperta dei vini di Caserta con cui pasteggiavano gli antichi romani
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Fra i vini campani quelli originari di Caserta non sono fra i più noti ma sono comunque degni di essere presi in considerazione e soprattutto degustati... Napoliexplorer ve li presenta nel dettaglio
I vini della provincia di Caserta non rientrano probabilmente nella top ten dei nettari italiani ma nell’antichità erano tenuti in massima considerazione. Per esempio il Falerno era il vino più noto, più apprezzato e più costoso. Si può considerare il primo Doc dell'enologia mondiale. Infatti gli antichi romani lo avevano in massima considerazione.
Può valere allora la pena andare alla riscoperta di questi prodotti che sono in grado di dare grandi soddisfazioni a prezzi assolutamente contenuti.

“Asprinio d’Aversa”
Nasce da vitigno omonimo nei territori dei comuni di Teverola, Cesa, Aversa, Trentola Ducenta, Frignano, Casaluce, Lusciano, San Cipriano d’Aversa. Di colore giallo pellegrino con sfumature verdognole; profumo delicato, caratteristico insistente; di sapore secco, morbido, suadente, allegro per sentori di fiori di prato e limoni. 11 di gradazione alcolica.
 
“Cecubo ”
Nasce da uve Piedirosso coltivate nei comuni di Cellole, Faliano, e contrafforti del monte Massiccio, vive sei mesi in barrique e sei mesi in bottiglia. Di colore rosso rubino carico; profumo vinoso, disteso; sapore asciutto, deciso, franco, pieno di carattere. 11,5 di gradazione alcolica.
 
“Falerno Bianco”
Nasce nel territorio tra Cellole e Mondragone e contrafforti del monte Massiccio, da una miscela di Falangina all’ 85 % e di vini locali per il restante 15 %. Di colore bianco paglierino di riflessi verdognoli; profumo intenso e caratteristico; sapore asciutto, armonico. 11,5 di gradazione alcolica.

“Falerno Rosso”
Nasce sui contrafforti del monte Massiccio, da uve Aglianico all’ 80 %, Piedirosso e Primitivo per il restante 20 %, vive due anni in botte di rovere. Di colore vermiglio con riflessi cardinalizi, lucido e brillante; di profumo nobile e generoso, equilibrato; sapore asciutto, armonico, robusto ma vellutato. 12,5 di gradazione alcolica.

“Galluccio”
Nasce da una miscela di Falanghina al 70 % e di vitigni a bacca bianca autorizzati dalla CEE per la provincia di Caserta. . Di colore bianco paglierino; profumo delicato, sottile, fruttato; sapore secco, vivace, fragrante. 11,5 di gradazione alcolica.

“Novello di Terra di Lavoro”
Nasce da vigneti che si estondono tra Teverola e Cellole da una miscela di Aglianico e Piedirosso. Di colore quasi violeceo; profumo di fiori e di bosco; sapore asciutto, suadente, sapido. 11,5 di gradazione alcolica.
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