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Il grande cinema a Napoli: “Viaggio in Italia”

Il grande cinema a Napoli: “Viaggio in Italia”
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Anche il grande maestro Roberto Rossellini si confronta con l’intreccio cinema e Napoli e lo fa con uno dei suoi film più controversi, “Viaggio in Italia”. La critica italiana non l’ha mai amato mentre quella francese lo ha osannato. Ambientato nella splendida città del Sole, con molte scene girate tra le rovine di Pompei, è uno dei lungometraggi in cui inizia a prendere forma la sintonia tra il regista e l’attrice Ingrid Bergman.
Il cinema italiano a Napoli passa anche attraverso la macchina da presa di Roberto Rossellini. Il cineasta viveva in quel periodo il grande amore con l’attrice svedese Ingrid Bergman, protagonista della sua vita ma anche delle sue opere.
In “Viaggio in Italia” la trama prende spunto dai lineamenti stranieri dei protagonisti (Alex ha il volto di George Sanders). Una coppia di coniugi inglesi giunge a Napoli per vendere una proprietà ereditata da uno zio. Il viaggio è in realtà un pretesto per fare emergere i problemi coniugali della coppia. Fin dalle prime inquadrature emergono i due mondi ormai distanti in cui sono si sono immersi i due protagonisti: la Bergman vive il viaggio come un modo romantico per fare rivivere un amico poeta scomparso prematuramente due anni prima che le aveva descritto le meraviglie di Pompei e di Napoli tra musei e rovine mentre Sanders predilige di gran lunga la compagnia delle bellezze del luogo con le quali si intrattiene per tutto il corso del soggiorno partenopeo.
“Viaggio in Italia” è il dramma dell’incomunicabilità di coppia e si snoda sul paesaggio campano, del quale si possono ammirare le vedute della città di Napoli e Pompei che non sono fanno da sfondo ma servono ai due personaggi a prendere coscienza del punto di rottura al quale i due protagonisti sono giunti fino al suo apice che si raggiungerà con la battuta proclamata da Alex: “Divorziamo”. La sequenza di Pompei è l’emblema di quella che sembrerebbe la fine del rapporto: mentre i due protagonisti assistono insieme a un gruppo di archelologi al recupero dei resti dei corpi di due innamorati sepolti dalla lava, la Bergman, che già aveva in precedenza mostrato un certo disagio alla vista di teschi e ossa, accusa un malore. Malore che porterà i due protagonisti ad allontanarsi dal gruppo e ad appartarsi iniziando nuove discussioni. L’epilogo vede i protagonisti in macchina sulla strada del ritorno; sono costretti a fermarsi per una processione che blocca il passaggio. Quando Kathrine scende dalla vettura e viene travolta dalla folla, volge il suo sguardo al marito che senza di lei si sente sperso e la cerca con lo sguardo mentre vede la fiumana di gente che la sta portando via. Solo in questo momento sembra rendersi conto che a quella distanza che si è creata tra loro si può rimediare. Le corre dietro, facendosi largo tra la folla, e la afferra, stringendola tra le braccia.


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