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I grandi campioni del Napoli calcio: Antonio Juliano

I grandi campioni del Napoli calcio: Antonio Juliano
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Il calcio ha da sempre avuto le sue bandiere. Alcuni giocatori, cioè, hanno preferito mettere il loro talento al servizio del cuore piuttosto che del portafogli. Rinunciare a facili ingaggi in giro per l’Italia può impoverire ma di certo fa guadagnare l’amore del proprio pubblico. Il Napoli calcio, tra le sue bandiere, annovera il centrocampista Anotnio Juliano, che vestì anche la casacca della Nazionale e fu capitano del club sin da quando aveva appena 23 anni.
Grandi campioni del Napoli calcio come Omar Sivori e Josè Altafini fecero la fortuna del club ma prestando i propri servigi per qualche sporadica stagione. Ci fu, invece, chi, come Antonio Juliano, passò un’intera vita sportiva all’ombra del San Paolo.
Classe 1943, fu un fortissimo centrocampista che divenne campione d’Europa nel 1968 e fu finalista del Campionato del Mondo del 1970 con la Nazionale Italiana. La sua fortuna però fu a Napoli
Antonio Juliano, infatti, crebbe calcisticamente nel Napoli Calcio, compiendo tutta la trafila dalle giovanili fino alla prima squadra, alla quale fu aggregato nella sfortunata positiva stagione 1962/1963, terminata con la retrocessione in serie B sotto la guida tecnica di Bruno Pesaola. Il suo esordio avvenne il 17 febbraio 1963 in un terribile Napoli-Inter terminato con la sonora sconfitta di 1 a 5.
Da allora, e fino a tutta la stagione 1977-1978, rimase al Napoli, compresi due campionati di serie B consecutivi, collezionando ben 355 incontri in Serie A e 39 in Serie B, secondo per presenze totali solo dietro a Giuseppe Bruscolotti. Disputò anche 72 incontri in Coppa Italia e 39 tra Coppa UEFA e Coppa delle Coppe.
Pur non vincendo mai il campionato, Juliano, divenuto nel 1966 capitano a soli 23 anni, guidò la squadra a risultati sportivi di rilievo. Due secondi posti, nel 1968 alle spalle del Milan di Nereo Rocco e nel 1975 dietro alla Juventus. Tre terzi posti, il primo dei quali conseguito da neopromossa nella stagione 1965-1966 alle spalle di Inter e Bologna, le squadre che avevano vinto gli ultimi due campionati, e un quarto posto. Ad essi si aggiunse la vittoria nella Coppa Italia stagione 1975-1976.
Lasciò il Napoli nell’estate del 1978 per giocare l’ultima stagione della sua carriera nel Bologna, in cui fu decisivo ai fini della salvezza conquistata in extremis, realizzando anche una rete al Torino.
Juliano fu uno dei pochi giocatori del Napoli calcio ad esordire in Nazionale. Lo fece il 18 giugno 1966 contro l’Austria e fu convocato tra i 22 che parteciparono al Campionato del Mondo 1966 in Inghilterra, anche se non scese mai in campo. Fu quasi sempre schierato, invece, nelle partite di qualificazione al Campionato d’Europa 1968, la cui fase finale si disputò in Italia. Fu proprio allo Stadio san Paolo di Napoli, la casa di Juliano, che giocò la semifinale di quell’edizione del campionato contro l’URSS il 5 giugno 1968. Fu in campo anche allo Stadio olimpico di Roma il successivo 8 giugno nella prima delle due finali contro la Jugoslavia che, essendo terminata 1-1, obbligò alla ripetizione poi vinta 2-0 (nella quale fu tra coloro che non presero parte avendo giocato solo due giorni prima), che diede all’Italia il titolo di campione d’Europa.
Nel successivo Campionato del Mondo 1970 fu impiegato in una sola occasione, a Città del Messico, nei 16 minuti terminali della finale Brasile-Italia terminata 4 a 1 in sostituzione di Bertini. Convocato per il Campionato del Mondo 1974 in Germania Ovest, non fu tuttavia mai schierato. Il suo diciottesimo ed ultimo incontro in Nazionale fu a Rotterdam il 20 novembre 1974, sconfitta 3 a 1 contro l’Olanda nel girone di qualificazione al Campionato d’Europa 1976.
Juliano, tornato da dirigente al Napoli, curò la sessione di mercato che nel 1984 portò all’ingaggio, dal Barcellona, dell’argentino Diego Armando Maradona. Attualmente è commentatore sportivo e opinionista per la trasmissione televisiva del Napoli “Number Two”.

 

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