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I grandi campioni del Napoli calcio: Beppe Savoldi

I grandi campioni del Napoli calcio: Beppe Savoldi
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Il calcio alimenta il suo mito attraverso le speranze che i singoli campioni portano con sé. Ad ogni ingaggio, misero o stratosferico che sia, si legano ogni e speranza. Nel 1975 i desideri dei tifosi del Napoli calcio si concentravano tutti sullo scudetto, fortemente corroborati dall’arrivo dell’attaccante Beppe Savoldi, famoso anche come Mister Due Miliardi. Dopo Jeppson un’altra spesa folle per avere una punta di diamante.
Terminata l’era della famiglia Lauro, che non aveva più velleità politiche e quindi non aveva più motivo di investire in immagine attraverso il Napoli calcio, si aprì il lungo regno di Ferlaino. Nella stagione 1974-1975 la squadra lottò alacremente per il titolo nazionale ma, nonostante un’intera città sognasse, arrivò un secondo posto che suonò come cocente delusione. Conscio di aver costruito una rosa di alto livello, il Presidente mise mano al portafogli e portò al San Paolo l’attaccante più forte di quel periodo: Beppe Savoldi. Per molti noto come Mister Due Miliardi (per l’esorbitante cifra del suo cartellino), era una punta straordinaria dalle capacità realizzative molto spiccate e con una forte propensione al colpo di testa. Classe 1947, era originario di Gorlago e, da ragazzo, aveva coltivato anche interessi per il Basket. Contrariamente alle altre punte con le sue caratteristiche fisiche, era dotato di una buona velocità e piedi di alta fattura.
Savoldi esordì in Serie A nel 1965 con la maglia neroazzurra dell’Atalanta. Dal 1968 al 1975 ha militò nel Bologna calcio dove si affermò al grande pubblico. Vinse, infatti, nella stagione 1972/73, la classifica cannonieri della Serie A con ben 17 reti a pari merito con due nomi mitici come Gianni Rivera e Paolo Pulici.
Ferlaino se ne invaghì sportivamente e fece di tutto per portarlo nella città del sole. Passò al Napoli calcio per l’allora stratosferica cifra di due miliardi di lire. Da qui il soprannome che si portò dietro per tutta la carriera di Mister Due Miliardi.
Rimase quattro stagioni in maglia azzurra servendo la causa partenopea con una forma fisica molto buona. “Beppegol”, come veniva affettuosamente chiamato nei cori dello stadio, non vinse lo scudetto ma riuscì comunque a portare importanti trofei in bacheca. Gli azzurri conquistarono la loro seconda Coppa Italia battendo in finale per 4 a 0 l’Hellas Verona nella finale dell’Olimpico. Poi, battendo il Southampton, il Napoli si aggiudicò anche la Coppa di lega Italo-Inglese.
Nel 1979 Savoldi tornò al Bologna ma, a fine stagione, rimase coinvolto nello scandalo del calcio-scommesse ed fu squalificato per due anni. Al termine del periodo forzato di sosta tornò in campo, in Serie B, per una sola stagione con la squadra in cui aveva esordito, l’Atalanta. A fine anno diede l’addio al calcio giocato.
Beppe Savoldi in Serie A ha collezionato 405 presenze segnando 168 reti, di cui 55 col Napoli. Nonostante ciò non ha avuto molta fortuna in Nazionale, con la quale vanta solo quattro presenze ed un gol.
Savoldi ha intrapreso la carriera di cantante, realizzando tre 45 giri. Durante la sua permanenza a Napoli, in particolare, “Beppegol” incise il singolo “La Favola del gol” che ebbe un discreto risultato sia di vendite che di critica.
Un episodio rimasto famoso nella storia del calcio italiano è legato al nome di Beppe Savoldi. Durante una partita disputata dal Bologna ad Ascoli nella stagione 1974-1975, realizzò un gol non concesso per l’intervento di un raccattapalle che, da dietro la rete, respinse volontariamente la palla in campo dopo che la stessa aveva già varcato la linea di porta. Questo episodio fu decisivo per la classifica marcatori.



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